Da sinistra il gorvernatore Caldoro ed il sindaco De Magistris dopo l'incendio |
Per Italia Nostra erano presenti Raffaella Di Leo, consigliere nazionale, Massimo Maresca, presidente regionale e Luigi De Falco, vicepresidente della sezione Napoli.
Italia Nostra ha precisato i motivi di palese contrasto della ricostruzione in loco delle volumetrie di Città della Scienza, con una legge di Stato, la 582/96, che prescrive che le bonifiche finalizzate al recupero dell'area inquinata di Bagnoli/Coroglio debbano attuarsi in conformità con le normative urbanistiche vigenti che ne dispongono lo spostamento al di là di via Coroglio.
Il contrasto della previsione riportata nel testo in bozza dell'Accordo di programma quadro pubblicato sul Bollettino della Regione, contrasta pure con il decreto di vincolo di tutela paesaggistica imposto nel 1999 dal Ministero per i beni culturali, che individua nella liberazione della linea di costa un fondamentale caposaldo per il recupero naturalistico della costa e da esso il rilancio complessivo dell'area, sottolineando, che nel corso della formazione del provvedimento di vincolo, il Ministero rigettò la proposta di tutela monumentale del complesso andato poi a fuoco, ritenendo prevalente l’interesse a liberare la linea di costa dalle intasature ancora presenti, così come la strumentazione urbanistica prevede.
Italia Nostra ha evidenziato con preoccupazione l'assenza totale di partecipazione alla discussione sulla ricostruzione nelle sedi della democrazia, rilevando che la riproposizione delle volumetrie sulla spiaggia contrasta pure con la delibera consiliare che ha approvato la richiesta di liberare la spiaggia e renderla accessibile e gratuita ai napoletani, portata in Consiglio nel 2012 su iniziativa popolare grazie alla raccolta di 14 mila firme.