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stessi napoletani, uno spaccato umano e forte, che la scrittrice napoletana d'adozione, dalla penna coraggiosa ha voluto raccontare nella sua cruda e affascinante realtà. Il giallo e le sue mille sfaccettature, affascina a più livelli e a target diversi, perché crea aspettativa, suscita emozioni, in un susseguirsi di avvenimenti che rendono viva la città e la sua gente, da vicino. Il quartiere Sanità come visto da dentro, è stato raccontato al Salone del Libro di Torino, in Sala Avorio, nell’ambito dello spazio Voci rosa per il giallo - Proposte degli espositori, a cura di Homo Scrivens, con i relatori Andrea Borla, Fabrizio Fulio Bragoni, Giancarlo Marino, Aldo Putignano, Serena Venditto e l’autrice Annavera Viva. Attraversando la trama dove: Renato Capece, poliziotto affascinante ma corrotto, viene trovato morto proprio alla vigilia del suo matrimonio con una ricca ereditiera. Nella chiesa di Santa Maria, poco distante si è da poco insediato il nuovo parroco, don Raffaele. Se il sacerdote è tornato al suo quartiere d’origine un motivo c’è, ma è molto bravo a nasconderlo. Persino Assuntina, la sua inseparabile perpetua che sembra avere occhi e orecchie per tutto, non capisce fino in fondo quel che si cela nel cuore di questo nuovo ministro di Dio così illuminato e così apparentemente imperturbabile. Tormentato dai ricordi e dai legami inconfessabili con un passato duro da digerire, don Raffaele tenterà di far luce sulla torbida faccenda dell’omicidio Capece…e sulle sue stesse origini.