propone il Consigliere Giuseppe Soriero nella relazione pubblicata sull’ultimo numero della Rivista Economica del Mezzogiorno, trimestrale della SVIMEZ diretto da Riccardo Padovani. Un’eccellenza da rilanciare facendo sistema - Nonostante la crisi degli ultimi anni, si legge nella relazione, il porto di Gioia Tauro resta il "cancello d'Europa nel Mediterraneo", primo porto di transhipment nel Mediterraneo alla fine degli anni 90, oggi ancora con potenzialità da sfruttare, quali il miglior tempo di transito nel Mediterraneo per la posizione geografica (6 giorni di vantaggio via Gibilterra verso i Paesi del Nord Europa rispetto ai 18 via terra da Genova e Venezia) ed estese aree adiacenti libere da insediamenti urbani e industriali da adibire a filiere produttive e servizi logistici.
“Puntare a fare di Gioia Tauro un super hub internazionale - scrive Soriero - significa far convergere su una strategia unitaria l'intero sistema portuale nazionale, tanto più che nei prossimi dieci anni i movimenti di merci nel Mediterraneo raddoppieranno, passando da 27 a 58 milioni di TEUS. Gioia Tauro già supporta la crescita dei movimenti in altri porti italiani (Venezia, Livorno, Trieste e Cagliari), a dimostrazione che esiste anche un Sud non piagnone e utile al Nord. Gioia Tauro, a buon diritto, è indicata da alcuni anni come il simbolo di un nuovo Mezzogiorno, capace di far valere le proprie risorse e di fornire un contributo prezioso alla crescita del Sistema Italia. Va poi sottolineato che quello che negli anni scorsi era diventato il Primo porto di transhipment del Mediterraneo, conclude Soriero, nonostante le difficoltà degli ultimi tre anni, a fine anno 2013 ha registrato un risultato eccellente, con oltre 3 milioni di TEU movimentati (3.087.000) e un incremento del 15% rispetto al 2012”.