spettacolo, neanche si trattasse di una regata a bastone. Ma la voglia di far bene è tanta e tante sono le barche estremamente competitive che si sfidano in questa corsa Transtirrenica. Ma la festa durava già da due giorni, in porto e a terra. Ieri mattina la banchina Charlie era così affollata che quasi non si poteva passare. Parenti, amici, curiosi, passanti, ospiti, fotografi, televisioni, sponsor.
Un’umanità varia con un denominatore comune: la contentezza. Nella notte Sergio Frattaruolo ci aveva detto che sembrava di essere a La Rochelle.
“Qui c’è lo spirito dei Mini. E’ incredibile. Non pensavo si potesse provare un’emozione simile in Italia. Eccoli qui i solitari italiani! Molti non li conoscevo, ma ho trovato almeno 14 nuovi amici.”La kermesse era iniziata alle 10:00, con le barche dei solitari che vengono trainate fuori. Sono le uniche piombate. Non per sfiducia, ma perché è una grande corsa e non ci devono essere dubbi. Il primo a staccare dal molo è Oscar Campagnolo. Farà bene, perché alla fine ci attende anche il Festival Internazionale del Corto per presentare la Roma per 1.
Escono tutti. Rientra Shirlaf. Lo Swan 65 con a bordo Paolo Cian ha un problema alla carena. Lo risolve e riesce. Le barche danzano fuori il porto con un vento che è girato a Scirocco per poi girare a Ostro. Addio partenza sotto spi. Ma non se ne sente la mancanza. Allo start in tanti aggrediscono la linea. Si rischia qualche collisione ma va tutto bene.