delle “vetrine” dedicate al turismo, come la più importante fiera delle crociere, il Seatrade che si tiene ogni anno a Miami, dove i porti si fanno ambasciatori del Bel Paese che dal Nord al Sud, da Est a Ovest si presenta ricchissimo di proposte turistiche di inestimabile ed ineguagliabile valore. Sono parecchie le città portuali sia in Adriatico che sul Tirreno che puntano sulle crociere: Venezia, Napoli, Livorno, Genova, La Spezia, Savona, Bari, Palermo e non ultimo il porto di Roma che da solo si attesta sui due milioni e mezzo di crocieristi.
“Noi Crociere”, una web agency fra le più gettonate per le prenotazioni online delle crociere, ha recentemente effettuato un’inchiesta per capire i gusti ed i consumi dei crocieristi, una volta scesi a terra per visitare le città portuali e i loro territori. I maggiori beneficiari della presenza dei crocieristi sono ovviamente le imprese commerciali, in particolare bar ristoranti, tavole calde e non perché manchi il cibo sulle love boat dove, si sa, le tavole sono sempre imbandite, ma per “assaporare” i gusti e i sapori dei diversi Paesi scalati durante gli itinerari. Quello della ristorazione con il 41% detiene la prima posizione nei consumi mentre il 33% per cento va ai negozi di abbigliamento e di oggettistica.
Nel caso italiano il Made in Italy mantiene un fascino innegabile: sono infatti i grandi marchi a beneficiare delle preferenze dei consumatori, ma anche i grandi magazzini e i negozi che vendono souvenir. Il 19% degli intervistati invece spende in cultura: musei, monumenti, siti archeologici, monumenti. I dati del settore secondo Clia e Cemar c’era molta attenzione degli esperti e delle aziende del settore per l’appuntamento di Miami, soprattutto dopo l’allarme lanciato da CLIA, l’associazione di tutte le Compagnie crocieristiche mondiali, che prefigura un 2014 negativo per i Mediterraneo a causa dello spostamento di molte navi in altre regioni del mondo, soprattutto i Caraibi.
Troppe le aree a rischio: dopo l’Egitto e la Siria la crisi della Crimea minaccia anche il mercato del Mar Nero che era cresciuto sensibilmente: + 110% in quattro anni. Comunque secondo la Clia, l’Italia rimane il Paese che più beneficia delle crociere.
Patrizia Lupi
(leggi l’articolo completo su PORTO&diporto marzo 2014)