archeologia portuale. Un evento ricompreso all’interno delle Giornate Fai di Primavera a Trieste e al quale ha presenziato il sottosegretario al ministero dell’Ambiente, Barbara Degani.
“Siamo impegnati – ha affermato la presidente dell’Apt, Marina Monassi – nella conservazione e nel restauro di questo comprensorio prezioso per la città e che ha attirato l’interesse di studiosi provenienti da diverse parti d’Europa. Con il recupero dei magazzini n.1 e n.26, della Centrale Idrodinamica e ora della Sottostazione Elettrica abbiamo raggiunto traguardi insperati fino a pochi anni or sono. E se da un lato siamo impegnati ad offrire alla città un Polo Museale del Porto accessibile alla popolazione in manufatti dell’antico scalo rivitalizzati, dall’altra siamo in una importante fase per il riuso dell’intero comprensorio. Un comprensorio che immaginiamo utilizzato nel rispetto dell’ambiente, con tecnologie innovative, strutture ecocompatibili, in linea con il Porto Nuovo commerciale impegnato a tutti i livelli nel percorso per l’ottenimento della certificazione ambientale europea Emas. Un percorso – conclude Marina Monassi – che è parte di una pianificazione strategica volta ad arrivare a uno scalo commerciale rispettoso dell’ambiente, a un “riuso green” del Porto Vecchio in un ideale collegamento con quella Riserva Naturale Marina di Miramare già considerata autentica perla dell’ecosistema marino dell’Alto Adriatico”.
A completamento del Polo Museale del Porto di Trieste, l’inaugurazione della Sottostazione Elettrica è un altro passo avanti per la valorizzazione di un patrimonio di archeologia industriale degno di essere inserito nei patrimoni UNESCO.