i temi portanti di questi convegni che, come è tradizione del Banco di Napoli, sono occasione per discutere e confrontarsi con gli imprenditori del territorio. Il primo appuntamento, dedicato al settore agroalimentare, è stato ospitato da “Eccellenze Campane”, il nuovo quartiere del food campano, operativo da qualche mese, voluto e creato da Paolo Scudieri che è stato, insieme al direttore generale del Banco di Napoli, Franco Gallia, e i numerosi imprenditori intervenuti, tra i discussant dell’incontro.
In apertura il direttore generale di SRM (Gruppo Intesa Sanpaolo), Massimo Deandreis, ha presentato il report su “Le potenzialità del settore agroalimentare per lo sviluppo del Mezzogiorno” L’Italia è il secondo paese europeo per ricchezza generata nel settore agricolo, inclusa la silvicoltura e la pesca, dopo la Francia, con un Valore aggiunto di 28,2 miliardi di euro (14,5% sull’Ue 27), ed è terzo per ricchezza generata nel settore alimentare, dopo Germania e Francia, con una quota di mercato del valore aggiunto di 26,1 mld. di euro (10,7% sull’Ue 27).
L’agroalimentare si presenta, dunque, come un settore ricco di opportunità ed economicamente significativo per l’economia italiana. Se si considerano anche tutti i settori ad esso collegati - distribuzione, servizi e quindi l’indotto - raggiunge un valore complessivo di 267 miliardi di euro pari al 17% del PIL.
Incide sul buon posizionamento dell’Italia l’elevata qualità della materia prima e la capacità di trasformarla in prodotti di eccellenza. Ben 261 sono le specialità agroalimentari italiane Dop e Igt (escluso il settore vinicolo) riconosciute e tutelate dalla Ue, il numero di certificazioni più elevato a livello comunitario, a conferma del peso crescente delle produzioni agroalimentari di qualità del nostro Paese.
I prodotti alimentari di qualità sono il vero punto di forza che consente all’Italia di occupare il primo posto nella speciale classifica del Country Brand Index 2012-2014, insieme al turismo, alla cultura, all’autenticità e alle bellezze naturali.