corso della cerimonia che si è svolta mercoledì 5 febbraio nell’ambito di SEATEC 2014 il salone delle Tecnologie e Design per le imbarcazioni sono stati proclamati i vincitori del premio MYDA, (Millennium Yacht Design Award) giunto alla sua 11° edizione che si è caratterizzato, ancora una volta, per la qualità e il valore dei progetti presentati in concorso.
Come per tutte le precedenti edizioni il premio è stato assegnato da una giuria nella quale erano rappresentati designer, professionisti, professori universitari, giornalisti specializzati e critici del design, presieduta da Decio Carugati e composta da Valerio Cometti, Michele Dragoni, Roberto Franzoni, Franco Michienzi, Simona Oreglia, Roberto Piatti, Andrea Ratti Mario e Ivan Zignego. Il bando ufficiale prevedeva la partecipazione in due diverse categorie: professionisti suddivisi in sezione A (Nuovi progetti); Sezione B (Dream Boat) e Sezione C che aveva come tema La barca a misura d’uomo. La seconda categoria quella degli esordienti, prevedeva partecipazioni in tre sezioni: Nuovi progetti; Dream Boat e nella sezione La barca a misura d’uomo.
Come ha sottolineato Decio Carugati nel corso della cerimonia di premiazione i progetti sono stati esaminati e scelti tenendo conto sia delle motivazioni progettuali indicate dagli autori sia per i contenuti innovativi rispetto al mercato nella categoria di riferimento sia per gli aspetti compositivi del layout esterno sia per gli interni e per il contenuto di innovazione.
“Un premio che, anche in questa edizione – ha detto il presidente di CarraraFiere Fabio Felici - ha messo in evidenza la grande capacità di coinvolgere giovani progettisti e professionisti affermati che sono stati in grado di produrre una qualità eccellente ribadendo, nello stesso tempo, il valore di SEATEC come motore di cultura e innovazione nell’ambito del settore. Premiare grandi progettisti assieme a giovani promesse – ha concluso Felici – significa dare valore all’oggi e investire nella qualità del progetto di domani e questo a SEATEC è, da sempre, un impegno sempre presente”.