dall’anno scorso si tiene nel nuovo polo fieristico campano, l’A1 Expo (uscita A1 Capua – Caserta), è stata iscritta nel calendario 2014 delle manifestazioni fieristiche internazionali che si tengono in Italia. Un riconoscimento arrivato grazie al grande successo dell’ultima edizione di Fiera Agricola, che ha visto la presenza di quasi 40mila visitatori e di oltre 250 espositori provenienti da tutta Italia.
Punto di riferimento per il comparto agroalimentare del Mezzogiorno, Fiera Agricola riunisce tutte le maggiori aziende nazionali ed estere che operano nel settore, in uno spazio espositivo che copre ben 50 mila metri quadrati, di cui 15 mila coperti, suddiviso in quattro settori espositivi: macchinari e attrezzature, zootecnica e mangimi, energie rinnovabili, enogastronomia.
Il tutto per dare vita a una prestigiosa vetrina per il comparto, con particolare attenzione alle eccellenze locali, come i prodotti eno-gastronomici e gli allevamenti di bufale.
“Quest’anno Fiera Agricola raggiunge il traguardo della decima edizione e lo fa con un’importante novità grazie al riconoscimento ricevuto dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome”, afferma il presidente di A1 Expo, Antimo Caturano. “Giungere al decimo anno della manifestazione ci permette anzitutto di dare un forte segnale di continuità, ma mette anche in risalto la funzione di A1 Expo come efficace strumento di promozione dei prodotti tipici – continua Caturano – Fiera Agricola sarà ancora una volta l’occasione per affrontare temi importanti come agricoltura biologica e tutela dell’ambiente, ma soprattutto sarà un’occasione per ribaltare quell’immagine stereotipata che vuole il nostro territorio solo come “Terra dei Fuochi”, perché la Campania continua a essere tra i primi posti per la qualità dell’offerta enogastronomica e dei prodotti doc. Tra l’altro – conclude – recenti studi hanno dimostrato che nel terzo trimestre del 2013 l’industria agroalimentare ha avuto anche discreti margini di crescita, a dimostrazione del fatto che, nonostante l’impatto di una congiuntura sfavorevole, gli investimenti nell’agricoltura si rivelano il vero antidoto alla crisi”.