of Classification Societies, l’associazione internazionale che raggruppa gli enti di classificazione navale) e Peter Hinchliffe, Segretario generale dell’ICS (International Chamber of Shipping, la principale associazione internazionale dell’industria del trasporto marittimo, che rappresenta oltre l’80% della flotta mercantile mondiale).
Per Confitarma hanno fatto gli onori di casa Stefano Messina, Presidente della Commissione Relazioni Industriali, e Giuseppe Mauro Rizzo, Presidente della Commissione Gestione Tecnica Navi, sottolineando di aver voluto cogliere l’opportunità della presidenza IACS affidata al Rina per rafforzare i legami tra questi importanti organismi dello shipping internazionale e l’armamento italiano.
Per quanto riguarda lo shipping italiano, gravato da un’eccessiva burocrazia, fattore di debolezza competitiva soprattutto in un mercato che risponde a logiche che vanno oltre quelle nazionali, Stefano Messina ha voluto sottolineare che, salvo rari casi,
“l’armamento italiano ha affrontato e sta affrontando la crisi in maniera egregia: possiamo contare su una flotta che consente di guardare con maggior ottimismo al futuro”. “Lo shipping è un’importante industria internazionale, la cui efficienza dipende in gran parte dall’uniformità di un quadro normativo globale - ha affermato Peter Hinchliffe - E’ quindi fondamentale che le norme che regolano materie come la sicurezza, la tutela dell’ambiente e le responsabilità, siano applicate a tutte le navi del mondo indipendentemente dall’area geografica in un cui esse navigano. L’unica alternativa sarebbe il caos. Per questo è così importante che i protagonisti dello shipping mondiale condividano le loro informazioni e le loro esperienze a tutti i livelli per poter dare un contributo concreto nelle sedi deputate a creare le norme che regolamentano i numerosi aspetti del trasporto marittimo”.In un contesto economico così complesso come quello attuale, Roberto Cazzulo, dal luglio 2013 alla guida dell’IACS che oggi classifica oltre il 90% della flotta mondiale, condivide l’esigenza di regole uniformi da adottare in una sede internazionale quale è l’Imo evitando pericolosi regionalismi.