assicurativo finanziario Sace, soggetto primario nelle relazioni tra i due paesi che ha già un’esposizione di quasi 5 miliardi di euro verso la Russia.
Questa volta si tratta di un finanziamento di 429 milioni di euro al colosso petrolifero russo Lukoil per consentire l’ammodernamento e l’ampliamento della raffineria di Burgas in Bulgaria; la linea di credito, che consentirà una migliore sostenibilità ambientale del sito produttivo, sarà erogata da un gruppo di istituti bancari tra cui Societe Generale, Bnp Paribas, Ing Bank e UniCredit, mentre i lavori saranno eseguiti dalla italiana Technip, società con oltre 1.000 dipendenti e con lavori eseguiti in oltre 70 paesi nel mondo.
Il progetto prevede la costruzione di un impianto di idrocracking per la trasformazione dei residui della lavorazione del petrolio in distillati e olio combustibile a basso tenore di zolfo consentendo così di accrescere l’efficienza produttiva della raffineria bulgara e la qualità dei suoi prodotti.