e dei dipendenti della società addetta alle Pulizie Consorzio CNS/Gierre, precisando quanto segue al solo ed unico scopo di far chiarezza ed evitare strumentalizzazioni già in atto.
Le vicende sono separate, anche se unite dalla protesta spontanea e congiunta dei lavoratori, in quanto si tratta di personale appartenente a due diverse aziende: personale Autogrill, che ha con GESAC - società di gestione dell’aeroporto di Napoli - dall’aprile 2007, un contratto di subconcessione degli spazi aeroportuali per quanto riguarda il servizio bar e ristorazione e i dipendenti del Consorzio CNS/Gierre società esterna che si è aggiudicata dal novembre 2012 una gara di appalto per il servizio di pulizie in aeroporto. In particolare per quanto concerne la società Autogrill, GESAC, ha ricevuto ad inizio Gennaio da parte di quest’ultima formale comunicazione di chiusura degli esercizi commerciali a far data dal 31 corrente mese e dunque la volontà unilaterale di dismettere il proprio investimento sullo scalo di Napoli, contrariamente a quanto previsto dalla durata del contratto.
Tale decisione ha provocato tensioni tra i lavoratori che hanno deciso di protestare, chiudendo di fatto i sei punti ristoro in aeroporto. GESAC, in tal caso, in qualità di Gestore “responsabile”, sta facilitando le trattative in corso mirate all’ingresso in tempi brevi di un nuovo importante operatore al fine di garantire sia il ripristino del servizio che la possibile salvaguardia dei livelli occupazionali.
Per quanto riguarda invece i dipendenti del Consorzio per le pulizie CNS/Gierre, la protesta è di altra natura e del tutto strumentale, in quanto non vengono intaccati i livelli occupazionali. GESAC - come società appaltante del contratto di pulizie con il Consorzio CNS/Gierre - ha richiesto una normale, più che legittima e marginale ottimizzazione dell’attuale appalto di pulizie, tra i più onerosi paragonato agli altri aeroporti italiani, a fronte di un consistente calo del traffico passeggeri che si è registrato nel corso dell’anno.
Come confermato dal Consorzio alla Società di gestione nonché al Sindacato, tale ottimizzazione non avrà alcun impatto sui livelli occupazionali, bensì solo una necessaria riorganizzazione interna del lavoro. In seguito a tale agitazione, che appare priva dunque di argomenti sostanziali, la situazione è diventata insostenibile e sta creando un enorme ed intollerabile disservizio a tutta l’utenza aeroportuale soprattutto per le condizioni di pulizia e di igiene dell’intero terminal.
A questo vanno aggiunti pesanti atti vandalici compiuti all’interno dell’aerostazione, con l’unico risultato di “offrire” a tutti i passeggeri in transito una pessima immagine di Napoli e dell’aeroporto che ne rappresenta il primo biglietto da visita.