di definizione delle nuove Autorità logistiche di interesse strategico.
“Non si tratta di un documento di mediazione – ha sottolineato Monti – bensì della presa di coscienza da parte dei porti italiani della necessità di accelerare sul fronte della razionalizzazione del sistema portuale, non per esigenze di spending review, bensì per quella primaria di confrontarsi, garantendo un’offerta competitiva e una organizzazione moderna, con i grandi carrier marittimi e con i grandi operatori logistici. Sul piatto della bilancia non mettiamo il rafforzamento della portualità, ma il rafforzamento dell’intero sistema paese che dalla competitività dei porti dipende e che non può subire, sullo scacchiere complesso dell’interscambio mondiale, scelte maturate altrove”.Assoporti intende quindi avviare una riflessione globale sul sistema dell’offerta portuale italiana, sfruttando gli input dell’Unione europea relativi ai core-ports e ai core-corridors, e quindi agli archi e ai nodi portuali.