lavora a Pozzuoli, presenta insieme ad una decina di tempere su carta di grandi dimensioni degli anni ’80, reperti di esperienze passate custodite per anni, attraverso cui si sono sviluppate alcune delle realizzazioni più significative, “Figure Mitologiche”, ”Teschi”, “Fiori”, “Ritratti”, ”Streghe”.
"Le opere - spiega Sangiovanni - non sono state scelte e preparate per un’esposizione come si fa di solito, ma trasferite dalla mia officina segreta, dove da tempo giacevano, direttamente n.ello spazio espositivo”.Oli su tela, tempere, china su carta, tutte inedite, ricche di radici e segreti, riescono a far sentire il respiro dell’anima dietro la maschera delle persone e delle cose ritratte, che l’artista raccoglie attraverso storie quotidiane intrigate dall’influenza di poeti e scrittori come Rainer Maria Rilke, Stephane Mallarme, Arthur Rimbaud e Charles Baudelaire. La gran parte di queste pagine dipinte sono raccolte e messe in ordine per l’occasione, diventando racconti di vita. Come in un diario, una forma narrativa in cui il racconto reale o di fantasia, viene sviluppato cronologicamente, spesso scandito da intervalli regolari, le opere si presentano come frammenti ritrovati, pagine indipendenti, appunto, che diventano tutte insieme un racconto in immagini.