lavora a Pozzuoli, presenta insieme ad una decina di tempere su carta di grandi dimensioni degli anni ’80, reperti di esperienze passate custodite per anni, attraverso cui si sono sviluppate alcune delle realizzazioni più significative, “Figure Mitologiche”, ”Teschi”, “Fiori”, “Ritratti”, ”Streghe”.
”Le opere - spiega Sangiovanni - non sono state scelte e preparate per un’esposizione come si fa di solito, ma trasferite dalla mia officina segreta, dove da tempo giacevano, direttamente nello spazio espositivo.”
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Arthur Rimbaud e Charles Baudelaire. La gran parte di queste pagine dipinte sono raccolte e messe in ordine per l’occasione, diventando racconti di vita. Come in un diario, una forma narrativa in cui il racconto reale o di fantasia, viene sviluppato cronologicamente, spesso scandito da intervalli regolari, le opere si presentano come frammenti ritrovati, pagine indipendenti, appunto, che diventano tutte insieme un racconto in immagini.