volte quanto esportato dalla Germania), che cresce a un ritmo del 7% all’anno, ed è forte del suo primato di essere il secondo al mondo per incidenza sul Pil mondiale. Ma lo sbarco su questo mercato necessita di strategie d’ingresso e conoscenze di alcune regole di base.
Di questo si è parlato durante la tappa “Destinazione Cina”, promossa ed organizzata da Unicredit, in collaborazione con Dhl e Accenture, per favorire l’export nel Paese del Dragone delle imprese operanti nei settori dell’alimentare, abbigliamento e calzature e del turismo; tre comparti che nel secondo trimestre 2013 hanno sviluppato sul mercato cinese solo in Campania un volume d’affari dovuto all’export per oltre 23 milioni di euro, segnando una crescita del 13,67% rispetto allo stesso periodo del 2012. Una serie di incontri operativi, in cui imprenditori provenienti dal Sud Italia hanno avuto la possibilità di confrontarsi sulle caratteristiche e sulle potenzialità del mercato cinese in appositi tavoli di consulenza con un team di esperti di Unicredit, della società di consulenza Accenture e Dhl, presente con una propria struttura in Cina da oltre trent’anni, in grado di movimentare 450 voli giornalieri dall’Europa per il maggiore Paese asiatico.
“La Cina si configura come il paese più attraente e allo stesso tempo il più complesso da conquistare ed è oggi il mercato che offre le maggiori possibilità di crescita per le imprese, purchè si conoscano le differenze territoriali e sociali del Paese, vengano adeguatamente comunicati i valori del brand e sia modulata l’offerta del prodotto” ha affermato il responsabile Sud di Unicredit, Felice Delle Femine. Un mercato, dunque, imprescindibile per le imprese che intendono crescere all’estero, ma che “va ben studiato nelle sue dinamiche e pertanto accompagnato in questo percorso per fare presto e bene. Unicredit è in grado di supportare questo percorso in tutte le sue fasi, potendo contare su proprie strutture in Cina”, ha aggiunto Delle Femine.
Eduardo Cagnazzi