Mediterranea del Turismo Archeologico, spiega così la decisione di trasferire la XVI edizione della manifestazione dentro le mura dell’area archeologica di Paestum. Un sito che cerca di affrancarsi da ogni senso di minorità nei confronti di Pompei.
E che, al compimento dei 15 anni di tutela Unesco (risale al 1998 infatti la dichiarazione di “Patrimonio mondiale dell’Umanità”), si affida all’appuntamento promosso per il 14, 15, 16 e 17 novembre da Regione Campania Assessorato al Turismo e ai Beni Culturali, Provincia di Salerno, Comune di Capaccio e Soprintendenza per i Beni Archeologici di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta, per conoscere un ulteriore momento di rilancio e valorizzazione.
Il meglio dell’archeologia mondiale, dalle più recenti scoperte ai siti più celebrati, sarà in mostra a due passi dal Tempio di Cerere: il cuore della Borsa pulserà proprio nel Parco Archeologico, dove sarà allestita una tendostruttura di circa 3000 mq, un’area espositiva a disposizione di un settore, il turismo culturale, il cui saldo resta attivo, in Italia, solo grazie ai visitatori stranieri.
Quest’anno al workshop, ospitato per la prima volta nel prestigioso Museo Archeologico Nazionale, saranno presenti i cinque migliori tour operator (una sorta di top five) di Austria, Belgio, Gran Bretagna, Francia, Germania, Olanda, Spagna e Svizzera.
“Il mercato del Nord e del Centro Europa– dichiara l’ideatore e il direttore della Borsa Ugo Picarelli, della Leader –
resta il più dinamico e interessante ma, orientato com’è ormai anche su altre destinazioni, si rischia di perderlo. Con la Borsa di Paestum cerchiamo di dare un contributo alla ripresa del processo di fidelizzazione con il nostro Paese”.