“Abbiamo seminato per Federico Fellini un sentiero nuovo - ha detto il Sindaco di Rimini Andrea Gnassi presentando questa mattina il progetto -. Non era scontato che fossimo nelle condizioni di mettere a punto un così ricco programma di iniziative felliniane e costruire un movimento attorno a Fellini, ma ci siamo riusciti. Abbiamo scritto una sceneggiatura lunga un anno e dopo un primo tempo che ha registrato un’enorme partecipazione di pubblico e l’intervallo contraddistinto dalla Notte Rosa anche questa nel segno di Fellini, ora ci apprestiamo a vivere un intenso secondo tempo. E’ un Fellinianno meno celebrativo, ma intenso e delicato”.Un concetto ripreso dall’assessore alla cultura Massimo Pulini che ha ribadito
“così com’è stato fatto per il Capodanno, anche per celebrare Fellini abbiamo deciso di fare un calendario diffuso di eventi. Non un’unica iniziativa, magari di grande richiamo, ma una serie di appuntamenti diversificati, capaci di riaccendere l’attenzione su Fellini. Stiamo tentando di sconfessare quella che ormai ha i contorni di una leggenda metropolitana, ovvero che Rimini non fa nulla per il suo Maestro. La verità è che non si possono rappresentare tutte le sfaccettature di Fellini: raramente capita di avere a che fare con personalità così ricche”.I disegni dal Libro dei sogni / la mostra al Podestà
La mostra, nata da un'idea di Felice Laudadio, direttore di Bif&st di Bari, e curata da Francesca Fabbri Fellini, segna una delle tante possibili linee di immersione in quello stupefacente abisso di immagini, sentimenti e suggestioni che è il Libro dei sogni di Federico Fellini: ne affiora un percorso che, suddiviso in capitoli tematici, riproduce in cento tavole di formato 50x35cm alcune pagine del grande Album dell'inconscio felliniano, da un anno in esposizione permanente al Museo della città.