(Selex), Matteo Antoniola (5T), è stata l’occasione per una verifica delle azioni possibili «per aiutare a chiudere il gap tra soluzioni tecnologiche avanzate e applicazioni a larga scala che portino un reale beneficio a operatori e clientela». Al termine degli interventi che hanno consentito alle aziende intervenute di conoscere alcune delle soluzioni adottate nel nostro Paese (per esempio a Genova e Napoli) e a livello internazionale (Rio de Janeiro, Lione o Stoccolma), Luca Masciola ha voluto sottolineare alcuni dei temi che vanno emergendo dai lavori di stesura del Libro Bianco dell’Eurispes con particolare riguardo ai trasporti di merci e persone nelle grandi aree metropolitane.
«Lo sprawl urbano – ha affermato Luca Masciola, Direttore scientifico dell’Osservatorio Eurispes sulla Mobilità e i Trasporti – sta determinando uno scollamento evidente tra offerta e domanda di trasporto che, a sua volta, sta incidendo sulla sostenibilità sociale, economica e ambientale. Ciò rende necessario, in primis da parte delle Istituzioni e dei maggiori operatori del settore, una profonda trasformazione delle logiche che presidiano la programmazione e la gestione della mobilità di merci e persone nelle città. L’introduzione di premialità, una corretta valorizzazione delle esternalità, investimenti in infrastrutture che facilitino sia l’intermodalità nel trasporto persone sia un efficace presidio della logistica delle merci, richiedono efficienti soluzioni applicative che garantiscano pianificazione gestione e controllo dei flussi.
Per questo la mobilità intelligente costituisce un investimento quasi obbligato per l’infrastrutturazione delle realtà metropolitane per una più efficace gestione del trasporto. Soluzioni integrate, capaci di interconnettere Istituzioni, operatori, fornitori e clienti, anche attraverso un vasto utilizzo delle tecnologie di mobility, devono infine confrontarsi con il tema della riservatezza e della sicurezza. Sono certo che nel medio periodo – ha concluso Masciola – così come negli appalti di lavori sono previste obbligatoriamente i costi per la sicurezza, anche per progetti IT in grado di impattare su infrastrutture critiche, dovremo prevedere impegni certi per la garanzia della sicurezza delle transazioni. Non a caso l’Eurispes sta impegnandosi anche su questo fronte di indagine e speculazione attraverso il neo costituito Osservatorio sulle Tecnologie per la Sicurezza».