«Siamo molto affezionati all'isola, ma Napoli è un centro culturale ed economico che non può esser lasciato solo»parola di Jacopo Morelli, presidente dei Giovani imprenditori di
Confindustria presente all’evento insieme ad altre personalità di spicco come Nunzia Petrosino, presidente dei Giovani industriali di Confindustria Campania, Vincenzo Caputo, presidente del GGI dell’Unione Industriali di Napoli e Carlo De Benedetti, presidente del gruppo Editoriale “L’Espresso”.
“Bisogna dare un segnale forte, il bilancio della crisi è durissimo per il nostro Paese e in particolare per la Campania” ha esordito Nunzia Petrosino, nel suo discorso. E aggiunge: “Dall’inizio della crisi, abbiamo perso importanti centri produttivi, piccole imprese che avevamo costruito in lunghi decenni. A pagare il conto non sono solo gli imprenditori, ma anche moltissimi cittadini, giovani senza lavoro, alimentando un clima sociale di sfiducia, favorendo l’illegalità… Obiettivo prioritario è recuperare la competitività del nostro sistema produttivo”.
Parole forti anche da parte del Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Italia, Jacopo Morelli:
”Adesso diamoci un taglio: alla spesa pubblica inefficiente, alle tasse che opprimono, ai tempi lunghi e all’incertezza della giustizia, alla corruzione e all’illegalità, anche dello Stato quando non paga i propri debiti, abusa della carcerazione preventiva, mantiene un sistema penitenziario talvolta inumano”.
“Noi abbiamo in mente un’idea d’Italia: quella dei talenti… ai Giovani imprenditori dico siate orgogliosi, molto orgogliosi, per quello che fate. Innanzitutto, come imprenditori, contribuite, insieme ai vostri collaboratori a tenere in piedi l’Italia… We shall fight, combatteremo. Come abbiamo fatto fino ad ora, e lo faremo con tutti i mezzi, perché chi vuol lottare davvero é capace di trasformare ogni cosa in un’Arma. Per chi ha idee e capacità di attuarle. Per chi vuole cambiare il paese. Per chi vuole, finalmente, scegliere quale Italia vogliamo essere. Diamoci un taglio”.Infine, l’intervento di Carlo Benedetti, presidente del gruppo ”L’Espresso”, il quale afferma:
”Quando sento parlare di ripresa economica, segnali di ripresa che stiamo o che dobbiamo agganciare, penso subito che l’interlocutore stia provando a fregarmi. Non c’è un solo dato che ci induca ad essere ottimisti. La disoccupazione, in particolare quella giovanile, continua ad aumentare. I consumi stanno crollando. Se continua così rischiamo che, come il 2013 è stato peggio del 2012, il 2014 sarà peggio del 2013. Il declino non è solo economico, ma anche morale… la cattiva politica fa solo i propri interessi”.