Un contratto con la società di leasing danese Nac (Nordicaviation capital) per la realizzazione di quaranta velivoli di cui venticinque ordini fermi e quindici opzioni per un valore di circa un miliardo di dollari; un successo commerciale per Alenia Aermacchi e per Atr (joint venture
paritetica al 50% dell’azienda del gruppo Finmeccanica con Eads) che costruirà l’intera fusoliera completamente equipaggiata presso il proprio stabilimento di Pomigliano d’Arco e gli impennaggi di coda verticale e orizzontale nel sito produttivo di Foggia, confermando la propria leadership mondiale nel campo degli aerei turboprop. E, prima ancora, un’altra significativa commessa: la realizzazione di venticinque aerei più dieci opzioni del valore di 840 milioni di dollari per la compagnia indonesiana Garuda.
Due commesse che fanno salire il portafoglio ordini a 270 velivoli, pari a circa tre anni di lavoro per un valore di circa 6,5 miliardi di dollari, e che rappresentano più che una boccata di ossigeno per l’industria aeronautica campana, frutto del lavoro svolto ai saloni internazionali di Le Bourget e di Salisburgo da parte del management della società. Ammontano infatti a circa 200 gli ordini sottoscritti per un valore di oltre 3 miliardi di dollari.
La commessa più significativa per Atr riguardava novanta velivoli, di cui trentacinque già bloccati e cinquantacinque opzionati, ed altri venti ordinati dalla società di leasing Hgiaircraftdivisione destinati a Passaredo, una compagnia aerea brasiliana. E non è finita. Questa estate Alenia Aermacchi ha consegnato alla Marina turca il primo degli otto esemplari di Atr72-600 di cui due in versione Tmua e sei in versione da pattugliamento marittimo e per la lotta antisommergibile.
Rispetto ad un normale Atr62-600, i due modelli Tmua sono modificati presso lo stabilimento di Napoli Capodichino e di Torino Caselle con nuove radio ed un’area attrezzata con tavoli tattici e zona riposo per l’equipaggio e possono essere configurati in cargo ed impiegati anche per il trasporto logistico di personale e materiali. Le ultime commesse avranno anche l’effetto di potenziare gli organici della società, soprattutto con personale altamente specializzato.
Organici che si sono già incrementati a Nola, grazie a cospicui investimenti pari a 70 milioni di euro e che saliranno a 90 entro il 2014, come ha sottolineato l’amministratore delegato della società, Giuseppe Giordo, intervenuto a Nola per il rinnovo del sito produttivo e per illustrare i nuovi programmi.
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