Eppure, nonostante la massiccia denuncia mediatica di questi giorni, pare si stiano sortendo gli stessi effetti di sempre: nessun colpevole e le
istituzioni drammaticamente assenti. Le ex discariche sono ovunque, come decine di aree industriali dove non si effettua nessun tipo di controllo sul ciclo dei rifiuti e dove si continuano a consumare atti delinquenziali contro l’ambiente e contro la salute delle persone.
Questi veri e propri crimini, nulla hanno a che vedere con le nostre campagne e con la nostra agricoltura. E’ paradossale che i nostri prodotti, sottoposti ogni giorno a controlli severissimi, sia da parte delle istituzioni che del mercato, siano certificati - e, quindi, abbiano superati tutti i passaggi della filiera per garantire i consumatori sulla salubrità dei prodotti venduti - siano oggi penalizzati da una campagna mediatica generalizzata ed indiscriminata che criminalizza, di fatto, tutti i produttori campani. Il nostro Agroalimentare rappresenta una forza economica significativa sul mercato europeo, e ci sembra ingiusto dover pagare un prezzo così alto, senza che vi siano mai state contestazioni di prodotto. Ciclicamente si parla di risanamento ambientale ma niente è stato fatto e le conseguenze di questa inettitudine o mancanza di volontà politica, sarà la distruzione dell’unico comparto economico della Campania ancora sano.
Proponiamo che i terreni sequestrati, ove le condizioni lo consentano, vengano assegnati dallo Stato agli agricoltori con le stesse modalità dei terreni confiscati alle mafie. Saranno gli agricoltori, di concerto con le Università e i Centri di Ricerca a disinquinarli e i costi di tutto questo dovranno gravare su chi ha inquinato. Come Agrinsieme, chiediamo che questa emergenza venga affrontata in modo forte, deciso e risolutivo, sia per le imprese che per i consumatori, con una giusta e continua informazione all’esterno.
Per questi motivi proponiamo:
- una task force scientifica per una mappatura e delimitazione dei territori inquinati;
- la predisposizione di un piano di risanamento dell’area delimitata, con il coinvolgimento delle imprese agricole presenti nel territorio;
- controlli di tutte le produzioni agricole dell’area;
- programmazione di una forte azione sociale nell’area interessata.
Il Coordinatore Agrinsieme (Salvatore Ciardiello)