organizzata con JCCA (Japan Civil Engineering Consultants Association) e diretta dal Prof. Hideo Nakamura, Presidente dell’università di Tokyo in collaborazione col Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti del Sol Levante.
Il prof. Takeshi Kawashima, presidente della WAVE ha aperto l’incontro dichiarando:
“Il Giappone vede il porto di Venezia come un gateway naturale per i traffici merci provenienti dall’Asia e il primo porto di riferimento per le crociere nel Mediterraneo. Per queste sue peculiarità e per la capacità di conciliare lo sviluppo cittadino con la fragilità della laguna abbiamo deciso di farvi visita. Il nostro obiettivo è studiare, approfondire tutte le tematiche ambientali e di sviluppo portuale che avete applicato e, ci auguriamo, di poter carpire il vostro «segreto»”.Nel corso dell’incontro i tecnici dell’Autorità Portuale hanno presentato agli studiosi i piani di
sviluppo dello scalo veneziano sotto il punto di vista logistico (la trama delle infrastrutture
europea e il nuovo layout che i porti dovranno assumere nel futuro), urbanistico (la gestione del cambiamento a livello territoriale e urbano per costruire una vera integrazione tra porto e città) e ambientale (la gestione delle esternalità e le soluzioni identificate per Venezia).