specifico, il Ministero ha decretato che:
“la circoscrizione territoriale dell’Autorità portuale di Gioia Tauro si estende a tutte le aree demaniali marittime, le banchine, le altre opere portuali e gli antistanti specchi acquei compresi tra la foce del Torrente Solaro a Sud e l’esistente Molo di protezione degli approdi del costruendo porticciolo turistico - che resta escluso dalla circoscrizione territoriale come ampliata – a Nord”.Si tratta di un provvedimento che conferisce all’Autorità portuale di Gioia Tauro una veste regionale, nella quale confluiscono tutti i settori dei trasporti marittimi.
“Questa Autorità sta acquisendo, sempre di più, i connotati di un’autorità a livello regionale – ha spiegato il presidente dell’Autorità portuale di Gioia Tauro, ing. Giovanni Grimaldi - il porto di Villa San Giovanni ha grande rilevanza per il suo alto numero di transiti, ci sono circa 7,5 milioni di passeggeri e 20 mila accosti l’anno. Questo comporta un grosso impegno ai fini della sicurezza che come è noto rientra, ai sensi della legge 84/94, nei compiti dell’Autorità portuale con responsabilità sia civili che penali”.Istituita con DPR del 16 luglio 1998, l’Autorità portuale di Gioia Tauro ha avuto, in un primo momento, competenza relativa alla circoscrizione territoriale delle aree marittime demaniali del porto di Gioia Tauro. Tale circoscrizione è stata, successivamente, ampliata ed estesa ai porti di Crotone, Corigliano Calabro e Taureana di Palmi. Dal sei agosto 2013, decreto ministeriale n°300, le sue competenze si estendono, quindi, anche al porto di Villa San Giovanni.
“Mi auguro che con l’impegno della Regione, della Direzione Marittima e del Comune di Villa San Giovanni – ha concluso Grimaldi - si raggiunga presto uno standard di gestione ottimale, come del resto si è già instaurato negli altri porti che fanno parte della circoscrizione dell’Autorità Portuale di Gioia Tauro”.