segmento regionale che, secondo stime, crescerà con ratei medi annui del 6%, per un mercato potenziale di circa 3mila velivoli di questo tipo.
La realizzazione dell’aereo rientra nell’ambito dell’ambizioso progetto internazionale Clean sky (Cielo pulito) finalizzato alla produzione di velivoli ecologici, finanziato dall’Unione europea e dalle grandi aziende del settore; un’iniziativa imprenditoriale che non solo darà una grossa spinta alla crescita dell’occupazione presso lo stabilimento aeronautico napoletano (l’altra impresa italiana coinvolta è l’Agusta Westland di Brindisi, anch’essa del gruppo Finmeccanica), quanto svilupperà la competitività delle piccole e medie imprese della filiera produttiva locale.
Una conferma di come l’industria dei cieli e dello spazio e la sua filiera rappresenti un settore trainante dello sviluppo economico non solo del Mezzogiorno ma del Paese. Il settore ha infatti in Italia un peso economico di tutto rispetto, con un fatturato pari a 7,3 miliardi di euro (la maggiore concentrazione di imprese è in Lombardia, Campania, Piemonte, Lazio e Puglia) e una spesa in ricerca di 974,4 milioni di euro, pari all’11% del totale Europa. Nonostante la difficoltà ed i venti di crisi generale che ancora soffiano sull’economia italiana, le imprese coinvolte nel progetto del nuovo aereo regionale sono esempio di capacità imprenditoriale, di investimenti e processi di internazionalizzazione di successo e di speranza di un territorio che vuole riprendere a crescere.
Lo ha affermato l’amministratore delegato di Alenia Aermacchi, Massimo Lucchesini, nel corso dei lavori a Napoli del congresso nazionale dell’aerospazio promosso dall’Associazione italiana di aeronautica e astronautica (Aidaa), in collaborazione con Finmeccanica, i Distretti aerospaziali della Campania e della Puglia, il Cira, Tecnam ed altre aziende del settore. All’assise partenopea, oltre duecento partecipanti hanno presentato i risultati più aggiornati delle ricerche e progetti di studio nell’ambito aerospaziale, dalle tecnologie e dai nuovi materiali impiegati per i velivoli all’aerodinamica e alla manutenzione, fino al turismo spaziale.
Eduardo Cagnazzi