A poche ore dalla firma del protocollo d’intesa sulla reindustrializzazione del sito produttivo Whirlpool di Spini Di Gardolo e sulla riqualificazione dei lavoratori, è stato raggiunto l’accordo definitivo tra azienda e sindacati al tavolo principale, quello più consistente e che riguarda il piano sociale. Si conclude così in tempi brevi, anticipando di molto il termine di legge fissato a metà settembre, la trattativa sulla chiusura della fabbrica di Spini.
Il carattere straordinario del negoziato e delle soluzioni innovative individuate era già emerso nella sostanza del protocollo firmato in fabbrica da Azienda, Provincia e sindacato. In effetti, l’erogazione della somma di 3 milioni di Euro da parte di Whirlpool a favore della Provincia, da destinare alla riconversione del sito e alla messa in opera di percorsi di riqualificazione professionale, è senza precedenti.
Ulteriore elemento di innovazione è la combinazione di questa soluzione con il coinvolgimento di una società di scouting specializzata nella ricerca di potenziali realtà industriali che possano insediarsi a Spini, insieme con l’attivazione di un apposito servizio di outplacement e riqualificazione del personale.
Entrambi i processi saranno gestiti congiuntamente da azienda, Istituzioni e sindacato.
L’accordo sul piano sociale, che conclude definitivamente il negoziato sulla chiusura dello stabilimento, è stato ratificato da una larghissima maggioranza nel corso del referendum dei lavoratori riuniti in assemblea e indetto stamane dalle Organizzazioni Sindacali.
Ecco, in sostanza, i punti principali del piano, che sarà monitorato da una commissione paritetica e che si tradurrà in un impegno economico per l’azienda di circa 25 milioni di euro:
- 2 anni di Cassa Integrazione Straordinaria a partire da febbraio 2014
- Dimissioni incentivate, con somme variabili in base al momento dell’uscita.
- Diritto di prelazione ai lavoratori di Spini in caso di apertura di eventuali posizioni in altri siti produttivi Whirlpool.