L’attività dry bulk di Deiulemar Shipping, la costola del gruppo armatoriale di Torre del Greco investita dal crack della Deiulemar Compagnia di Navigazione, potrebbe presto essere messa in vendita all’asta come ramo d’azienda.
La curatela fallimentare della società (composta dal dottor Giovanni Alari e dall’avvocato Maurizio Orlando), infatti, sta valutando questa strada in alternativa alla cessione asset per asset (fra cui le 12 navi della flotta) con differenti procedure a evidenza pubblica e chiederà al giudice fallimentare del Tribunale di Torre Annunziata e al comitato dei creditori di valutare tale ipotesi.
Per surrogarlo i curatori hanno incaricato il professor Mauro Bini, docente di economia aziendale all’Università Bocconi di Milano, di redigere una dettagliata perizia per dare un valore all’intera società attiva nel trasporto marittimo di rinfuse secche.
Nel pacchetto sono ricompresi i rapporti di lavoro dipendente (una ventina di addetti, mentre i marittimi hanno una contrattualistica particolare, che si estinguerebbe per lo più col passaggio di proprietà) e la flotta, mentre naturalmente sono escluse le passività finanziarie (oltre 500 milioni di euro di debiti) e quelle potenziali nonché le due navi gasiere Eleonora Lembo e Margherita Iuliano (per le quali due aste sono già andate a vuoto). Il prezzo individuato dal docente bocconiano al termine di un approfondito report di oltre 300 pagine, arricchito dal contributo di diversi broker navali internazionali, è in realtà un range che varia fra gli 81 e i 90 milioni di euro.
Infine, quanto alle due summenzionate gasiere, da tempo poste in vendita e non inserite nel ramo d’azienda dry bulk di Deiulemar Shipping, dopo due aste pubbliche andate deserte, finiranno nuovamente all’incanto il 18 luglio, con un prezzo minimo ribassato a 9,8 milioni di dollari. Secondo alcuni rumor di mercato, infatti, avrebbero già messo gli occhi sull’affare sia armatori italiani (Marnavi, Synergas e Mediterranea di Navigazione) che stranieri e ci sono dunque buone possibilità che questa volta si arrivi a un’aggiudicazione definitiva.
Andrea Moizo