Lavora con noi
Isciviti alla newsletter
I più cliccati della settimana
Archivio blog
- ► 2024 (2659)
- ► 2023 (2311)
- ► 2022 (1425)
- ► 2021 (1236)
- ► 2020 (1389)
- ► 2019 (1517)
- ► 2018 (1670)
- ► 2017 (1497)
- ► 2016 (2092)
- ► 2015 (3095)
- ► 2014 (3037)
Sezioni
- Shipping (6208)
- Economia (5422)
- Logistica e Trasporti (4770)
- Infrastrutture (3886)
- Nautica (1536)
- Eventi e turismo (958)
- Cultura (206)
- Diritto - Fisco (102)
- Editoriale (20)
Risparmio idrico - incentivi per le ristrutturazioni edili
Anche l’acqua, al pari dell’energia, è una risorsa scarsa il cui utilizzo efficiente nell’ambito delle abitazioni merita una incentivazione. Non temporaneo, come le misure fiscali attuali in scadenza a fine 2013, ma strutturale tale da dare risposte alla indispensabile riqualificazione del patrimonio edilizio italiano. E’ questa la decisione assunta, all’unanimità, nella giornata di ieri alla Camera dei Deputati, su un emendamento che ha visto concordi sia la Commissione che lo stesso Governo.
Un risultato importante anche per l’industria ceramica italiana, che nel comparto dei sanitari è in grado di rendere disponibili vasi con consumi di soli 6 litri, come anche nell’industria delle piastrelle di ceramica per i conseguenti lavori di riqualificazione delle sale da bagno. Un traguardo reso possibile dall’ordine del giorno, presentato dal senatore Stefano Vaccari ed altri ed approvato dal Governo, i cui contenuti alla Camera sono diventati un emendamento presentato da Giuseppe Fioroni ed altri che è stato, come detto, approvato ieri sia in aula che nelle commissioni referenti che dal Governo. Ora si attenda, entro il 4 agosto, la definitiva rilettura al Senato per l’approvazione finale.
Tale norma apre importanti opportunità di risparmio se si pensa che l’acqua utilizzata per lo scarico dei vasi rappresenta il 30% dei consumi medi giornalieri di un cittadino italiano, pari a 250 litri giorno. Una recente indagine del Cresme ha evidenziato che in Italia sono installati oltre 57 milioni di vasi, che consumano 1,4 miliardi di metri cubi di acqua ogni anno equivalenti ad un costo annuo di 2,4 miliardi di euro.
Oltre il 51% di questi sanitari è stato posato prima del 1990, quando gli apparecchi sanitari utilizzavano 12-15 litri per ogni scarico, rispetto ai prodotti attuali che operano invece con scarichi ridotti, pari o inferiori a 6 litri. Se si sostituissero i 28,4 milioni di vasi “ante 1990” con nuovi apparecchi aventi scarico massimo pari a 6 litri si avrebbe un risparmio strutturale di acqua pari a 414 milioni di metri cubi all’anno.
Per i consumatori vorrebbe dire un minor costo di 665 milioni di euro l’anno, per l’ambiente, oltre alla tutela della risorsa idrica, anche 2,9 milioni di tonnellate di CO2 evitata ogni anno per la produzione dell’energia elettrica utilizzata per l’approvvigionamento e la distribuzione della risorsa idrica.
- Blog Comments
- Facebook Comments
Translate all the news into your language
I più cliccati degli ultimi 30 giorni
-
6 dicembre 2024 - A35 Brebemi-Aleatica è la prima autostrada in Italia e una delle prime in Europa a ricevere la certificazione internaziona...
-
6 dicembre 2024 - Ieri 25 dicembre, nell’Aula Magna dell’Istituto Nautico “G. Caboto” di Gaeta, si è svolto il progetto “Incroci”, per sensi...
-
6 dicembre 2024 - Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) ha rilasciato, il 3 dicembre 2024, una risposta scritta [Class.271...
-
9 dicembre 2024 - È stato presentato questa mattina a Genova il Position Paper di Assiterminal contenente le proposte finalizzate a garantir...
-
9 dicembre 2024 - Il colosso indiano Adani Group ha annunciato un piano di investimento di 2 miliardi di dollari destinato all'acquisizi...
-
9 dicembre 2024 - MSC lancerà un nuovo servizio Eastern Cape Express che collegherà Port Elizabeth, Walvis Bay, Rotterdam, London Gateway e ...