L’attuale edificio di Punta della Dogana che ospita il Centro d’Arte contemporanea voluto dall’imprenditore-collezionista francese François Pinault, è diventato un nuovo simbolo della Serenissima.
Di pianta triangolare, simile alla prua di una nave e collocata nel punto strategico tra le acque della Giudecca e quelle del Canal Grande, la struttura nata originariamente nel ‘300, è sormontata da un imponente gruppo scultoreo. Questa cosiddetta Palla d’Oro, una sfera in bronzo dorato sostenuta da due Atlanti e sovrastata dalla statua della Fortuna, fu installata a metà del 1600. In quel periodo, l’edificio prima occupato prevalentemente da numerosi magazzini di deposito del sale, cambiò destinazione d’uso per essere utilizzato esclusivamente a fini doganali.
Le grandi navi attraccavano sul lato della Giudecca e scaricavano le loro merci attraverso ampie aperture nell’edificio per poi essere sdoganate e smistate su imbarcazioni più piccole sul lato del Canal Grande.
L’attività doganale cessò nel Novecento. Oggi lo storico complesso, è stato riconvertito nel nuovo Centro d’Arte Contemporaneo dall’architetto giapponese Tadao Ando. Ha voluto conservare la struttura originaria ma rivisitandola con materiali innovativi per restituirla alla città in una nuova veste prestigiosa. Tadao Ando spiega:
“Questo palazzo galleggia sull’acqua fin dal quindicesimo secolo, la mia intenzione è farlo galleggiare sull’acqua verso il futuro: è un palazzo molto antico e ho voluto conservarne la struttura originale e innovarla verso il futuro”.