Nell’esposto il Codacons diffonde gli allarmanti dati sul gioco d’azzardo in Italia e sulle dipendenze che colpiscono i giovani, e chiede alla magistratura di accertare le responsabilità legate all’episodio, alla luce della possibile istigazione al suicidio e altri reati.
Si legge nella denuncia dell’associazione:
“Pur essendo quella del gioco d'azzardo una pratica antica, è purtroppo ormai evidente che nell'ultimo ventennio, a causa anche dell'introduzione di varie forme di scommesse, lotterie e apparecchi elettronici, nonché attraverso internet, è in costante e forte espansione. Sono circa 30 milioni gli scommettitori nelle varie categorie di giochi oggi in Italia, senza contare le attività dei casinò, dei circoli privati nonché il gioco clandestino, con un volume di spesa che ha raggiunto la ragguardevole cifra di quasi 164 miliardi di euro negli ultimi sei anni.
Essa sta diventando una vera e propria emergenza sociale, soprattutto alla luce del fatto che i maggiori giocatori sono i giovani.
Secondo recenti studi il gioco d'azzardo può diventare in alcune persone una vera e propria patologia, detta gioco d'azzardo patologico, che spinge a giocare in maniera compulsiva per vivere l'eccitazione del rischio, che spesso è tanto più forte quanto più alta è la posta in gioco. Le persone affette da tale patologia, pur conoscendo il funzionamento del mondo del gioco d'azzardo, continuano a giocare senza riuscire a fermarsi, sia che stiano vincendo sia che stiano perdendo, finché non hanno perso tutto quello che potevano giocare”.