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Burgenland, Terra del Sole
In autunno in Burgenland si festeggia con le oche e con il vino. Gli stormi di oche sono sempre il simbolo del land, e da più di un decennio popolano nuovamente le terre pannoniche. Fino agli anni Sessanta le oche popolavano le antiche vie dei paesi. Ma poi arrivò l'età moderna, e con essa scomparvero anche le nostre amiche pennute. Poi, da poco più di un decennio, le oche hanno pian piano ricominciato a popolare le terre pannoniche, partendo dal Burgenland meridionale.
Oggi 6000 oche scorrazzano in Burgenland e si nutrono con l’erba dei prati verdi della regione. Le migliori condizioni per permettere ai buongustai di assaggiare la deliziosa carne d'oca, ad esempio nell’ambito del festival culinario “Gans Burgenland” con il suo ricco programma o in occasione della festa di SanMartino (Martiniloben), che celebra le oche e il vino sullo sfondo dell’autunno pannonico.
“Gans Burgenland” è un festival culinario incentrato sull’oca e, naturalmente, sui piaceri del
programma da metà settembre a metà dicembre con manifestazioni creative ed entusiasmanti – dalla
“Danza dell’Oca” (Gansltanz), al Galà dell’Oca, "Slow Gansl Lunch" e il Weekend di San Martino,
fino al workshop “Federnschleißn”.
Le oche di San Martino. La tradizione secondo cui il giorno di San Martino (11 novembre), in cui
si festeggia il patrono del Burgenland, sulle tavole della regione venga servita l’oca, è legato a
un’antica leggenda. San Martino voleva sfuggire alla vita agiata del palazzo vescovile, così, prima della sua ordinazione episcopale, si nascose nella stalla delle oche. Ma le oche tradirono l'uomo di Dio, segnalando la sua presenza a coloro che lo cercavano con forti starnazzi – da allora, nel giorno dedicato al santo, l’oca viene servita in tavola.
Un’altra leggenda racconta che San Martino una volta, quando era ancora un soldato romano,
condivise il suo mantello con un mendicante che stava congelando in una fredda giornata invernale.
Oggi si ricorda questo gesto così generoso della divisione del mantello con i bambini che, nel giorno di San Martino, sfilano per le strade con le lanterne.
Anticamente gli agricoltori nel giorno di San Martino, l’antica festa del Raccolto germanica, dovevano pagare la loro affittanza. Contestualmente iniziava il periodo dei quaranta giorni di digiuno prima di Natale. Per molti è l'occasione di festa per gustare l'oca arrosto e il vino novello, meravigliose delizie culinarie.
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