Andrea Cosentino
Questo in sintesi il programma di Assosped, l'associazione Imprese di Spedizione Venezia che sono stato chiamato a presiedere per il prossimo quadriennio.
Ritorno al passato
Alcuni obiettivi erano stati definiti 6 anni fa nel mio primo mandato da presidente, ma rimangono di attualità. Allora fu impostato un fattivo dialogo con Autorità Portuale, Agenzia delle Dogane, Capitaneria di Porto, Ministero della Sanità, Regione del Veneto e le principali Istituzioni.
Molti progetti realizzati sono frutto di questo dialogo: l’Area Scanner, il Centro Controlli Sanitari, i Magazzini del Freddo, il Punto Franco, la nuova viabilità di accesso al porto. C’è ancora molto da fare, e come Direttivo puntiamo ad una rinnovata e ancor più stretta collaborazione con le Istituzioni. Pensiamo all’imminente sperimentazione dello Sportello Unico Doganale, al pre-clearing, ai “corridoi doganali” che permetteranno a Porti ed Interporti del Veneto la semplificazione nel transito delle merci.
I piedi per terra sul presente
Grazie alla migliore accessibilità ottenuta con gli escavi dei canali, già a fine mese, arriveranno nuovi servizi diretti da/per l’Estremo Oriente.
Ma i nostri porti perdono traffici per la lentezza nel rilascio delle merci: abbiamo troppa burocrazia e complessità nelle procedure. Complice la crisi e la diminuzione dei volumi di merci, le aziende del nostro comparto stanno soffrendo oltre il dovuto, perché non possono aggredire i mercati europei limitrofi.
Procedure complicate provocano diffidenza o il rifiuto all’utilizzo del nostro porto. Ho chiesto al collega tedesco presidente degli spedizionieri cosa ostacoli il transito su Venezia della sua merce proveniente dalla Cina. “Dammi la garanzia che in 72 ore sei a Monaco”, ha risposto. Il mercato europeo vuole tempi certi dal porto a casa.
La semplificazione è la leva per dare subito maggiore competitività al porto di Venezia, acquisendo traffici che oggi gravitano su altri scali europei.
I programmi per il futuro L’Autorità Portuale di Venezia ha programmato fondamentali potenziamenti infrastrutturali per il Porto. Tra questi, l’inserimento di Venezia nella rete trans europea di trasporto e la piattaforma portuale d’altura (porto off-shore). Dobbiamo fornire il massimo supporto a queste iniziative che garantiscono il futuro dei porti di Venezia e dell'Alto Adriatico in conformità ai programmi del NAPA.
Per questo spero sia conclusa la polemica accesa dalla presidente del FVG Debora Serrachiani sul porto d’altura a Venezia, che ha rischiato di destabilizzare il NAPA e che è un “assist” ai porti nord europei. Un risultato che non vogliamo.
Andrea Cosentino
Presidente Assosped Venezia