Sergio Vetrella, Assessore ai trasporti e attività produttive della Regione Campania puntualizza il ruolo della Regione nello sviluppo dell’aeroporto di Salerno.
Assessore in questi giorni circolano voci contrastanti sul futuro dell’aeroporto di Salerno “Costa d’Amalfi”. Quali sono le intenzioni della Regione?
Come più volte ribadito c’è assoluta attenzione del mio assessorato verso l’infrastruttura aeroportuale salernitana che è inserita in un’azione con l’obiettivo dichiarato di consentire alla Campania, nel suo complesso, di fare un salto di qualità che le consenta di mettersi al pari delle regioni italiane più sviluppate.
La Campania, con una popolazione di circa 6 milioni di abitanti, deve giocare un ruolo da protagonista nel contesto nazionale ed ogni discorso che mi attribuirebbe una preferenza per questo o quel territorio si discosta chiaramente sia dalla mia volontà, sia dalla realtà dei fatti.
Ritiene che ci siano le condizioni per la crescita dello scalo?
Nello specifico dell’aeroporto di Salerno, ritengo che tutte le infrastrutture che creino sviluppo per il territorio vadano messe nelle condizioni per crescere. Naturalmente una struttura così importante deve chiaramente inquadrare il proprio mercato di riferimento e dimensionarsi su di esso, in modo da risultare economicamente sostenibile aprendosi anche ai capitali privati.
Sulla base di questi presupposti, la mia volontà di avere l’aeroporto di Salerno quale ulteriore nodo della rete campana e quindi nazionale, è chiaramente confermata dai fatti, come appare chiaro dall’aver introdotto gli ulteriori lavori per il completamento dell’aeroporto, all’interno dell’Intesa Generale Quadro – il documento dal quale risultano gli investimenti infrastrutturali che la Regione Campania intende portare avanti – già sottoposta all’attenzione del Governo che provvederà ad approvarla in tempi brevi.
Nello scenario nazionale del piano aeroporti come si colloca il Costa d’Amalfi?
Nell’ottica di una sana concorrenza a livello nazionale tra scali di medio-piccole dimensioni, che richiede necessariamente una rivisitazione del piano nazionale degli aeroporti – attività cui si sta dedicando la Commissione nazionale Infrastrutture da me presieduta – di certo lo scalo salernitano, avvantaggiandosi della forte propensione turistica del territorio, può giocare in piena regola le proprie carte facendo da attrattore di investimenti e sviluppo.
Mdc