Paolo Costa
“L' escavo dei canali iniziato con grandi investimenti nel 2005 e continuato durante la crisi economica è concluso e ha dato gli effetti attesi. Possiamo annunciare, ad esempio, che il 24 luglio arriverà a Porto Marghera la più grande portacontainer mai giunta in Laguna: la Cma Cgm Corneille, da settemila teu. Questo, però, non può bastare: bisogna lavorare sull’offshore, per risolvere il problema di tutta la portualità italiana, di integrarsi con i sistemi portuali mondiali. E posso dire - ha aggiunto - che, se la Commissione Via, come ci ha detto, ci darà le prescrizioni ambientali, ad agosto, siamo pronti a una grande presentazione del progetto per settembre-ottobre, anche al Cipe, per poi partire effettivamente”.Costa ha poi affermato che “bisogna guardarsi anche alle spalle”, e cioè al sistema ferroviario-logistico. “I Corridoi Adriatico-Baltico e Mediterraneo e le reti Ten/T sono grandi occasioni. E la tratta Mestre-Cervignano-Trieste deve essere posta al loro servizio. A Fusina, poi, possiamo confermare che, a febbraio, sara' attivato un ulteriore terminal operativo ro-ro.
Ma non ci sono solo le infrastrutture: bisogna puntare anche a mettere in moto in maniera più coordinata anche i servizi. Al riguardo, ricordo che abbiamo riattivato, lo scorso aprile, il porto franco, abbiamo messo insieme uno sportello unico di ispezione frontaliera, sia doganale che sanitaria. E siamo pronti a collaborare con gli interporti veneti, oltre che con Mantova per la rete fluviale.
Il tutto - ha concluso Costa - va inquadrato nella collaborazione col Napa, per il quale resta sempre aperta la porta per Ravenna, che ha deciso di seguire un' altra strada strategica”.