La portualità turistica italiana sarà difesa ad oltranza dall’oppressione denigratoria che il turismo nautico ha subito negli ultimi due anni con l’improvviso arresto della produzione nautica e della commercializzazione delle strutture di servizio alla “grande famiglia” di Confindustria - Federturismo. E’ questo quanto emerso nella giornata celebrativa del ventennale di Federturismo nella quale il prof. Eiarque, analista del settore turistico di fama internazionale, ha sottolineata l’importanza della componente economica della vacanza
“...che deve essere esperienza attiva e capace di attrarre un pubblico internazionale sempre più esigente”.
“L’esperienza nautica sulle coste italiane ben si inserisce in questo contesto come il completamento del turismo alberghiero e balneare e va dunque protetta anche per meglio sfruttare i 15.000 posti barca realizzati nell’ultimo quinquennio ed i nuovi 20.000 in corso di realizzazione che corrispondono a ben 40 porti turistici”ha affermato tra l’altro il vicepresidente di Federturismo e presidente di Assomarinas Roberto Perocchio.
“Occorre tenere a mente che il turismo non rappresenta solo un settore ma un immenso mercato – ha affermato Luigi Abete, fondatore di Federturismo e past president di Confindustria - un mercato in continua espansione fisiologica che alimenta tutta la filiera produttiva italiana dalla manifatturiera ai servizi e, nel contempo, rappresenta il più importante veicolo del “made in Italy” nel mondo”.
Massimo Bernardo