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Il Numana impegnato in archeologia subacquea
Il Cacciamine della Marina Militare NUMANA, impegnato nelle acque pontine in attività di ricerca subacquee di collaborazione con il Ministero dei Beni ed Attività Culturali (MiBAC), ha rinvenuto al largo del porto di Gaeta una serie di reperti archeologici.
Su un fondale di poco superiore ai dieci metri, sono stati localizzati dalle sofisticate apparecchiature di bordo, circa una cinquantina di oggetti estranei al fondo marino. Grazie all’impiego di operatori subacquei specializzati normalmente inseriti nell’equipaggio dell’Unità, si è potuto provvedere al recupero degli oggetti che sono stati poi mostrati ai tecnici del MiBAC.
Da una primaria osservazione è emerso che si tratta di vasellame e pentole di terracotta, in buono stato di conservazione, risalenti all’epoca medievale. Tale datazione ne esalta l’importanza in quanto sono reperti piuttosto rari rispetto, ad esempio, a quello di epoca romana che, nei giorni precedenti, erano stati rinvenuti nelle acque di Ventotene, sempre dalle apparecchiature del NUMANA.
Il materiale recuperato sarà quanto prima consegnato agli specialisti del MiBAC che, con ulteriori indagini, potranno fornire maggiori dettagli sia sull’esatta datazione dei reperti, sia sulla loro provenienza (dotazioni di bordo di una nave naufragata, oppure parte di un carico trasportato).
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