Lavora con noi
Isciviti alla newsletter
I più cliccati della settimana
Archivio blog
- ► 2024 (2564)
- ► 2023 (2311)
- ► 2022 (1425)
- ► 2021 (1236)
- ► 2020 (1389)
- ► 2019 (1517)
- ► 2018 (1670)
- ► 2017 (1497)
- ► 2016 (2092)
- ► 2015 (3095)
- ► 2014 (3037)
-
▼
2013
(1569)
-
▼
giugno
(175)
-
▼
giu 24
(18)
- Yacht Med Festival diffonde la cultura del mare
- “Amare la Campania per crescere insieme”
- Nautica, ora la giusta attenzione dalla politica
- Tre grandi processi dalla parte della difesa
- FESTIVALFILOSOFIA di Modena
- DAMA: in Campania l’arte crea sviluppo e lavoro
- Attività negli Spazi Confinati: 3° Convegno Nazionale
- Alessandra Turolli alla Milano Art Gallery
- Il legno del futuro? È ‘sottovuoto’
- Il Numana impegnato in archeologia subacquea
- Tariffe minime per inviare denaro all’estero
- Cnr - Aid accordo di collaborazione
- XXV Villa Mondragone International Economic Seminar
- Accordo tra IREF Italia e Associazione commercialisti
- Un nuovo varo per Overmarine
- Dubai Summer Surprises 2013
- Marina di Scarlino, una fuga dalla città
- Ga.Fi Sud ad Expandere 2013
-
▼
giu 24
(18)
-
▼
giugno
(175)
Sezioni
- Shipping (6186)
- Economia (5399)
- Logistica e Trasporti (4751)
- Infrastrutture (3856)
- Nautica (1534)
- Eventi e turismo (957)
- Cultura (206)
- Diritto - Fisco (102)
- Editoriale (20)
Il Numana impegnato in archeologia subacquea
Il Cacciamine della Marina Militare NUMANA, impegnato nelle acque pontine in attività di ricerca subacquee di collaborazione con il Ministero dei Beni ed Attività Culturali (MiBAC), ha rinvenuto al largo del porto di Gaeta una serie di reperti archeologici.
Su un fondale di poco superiore ai dieci metri, sono stati localizzati dalle sofisticate apparecchiature di bordo, circa una cinquantina di oggetti estranei al fondo marino. Grazie all’impiego di operatori subacquei specializzati normalmente inseriti nell’equipaggio dell’Unità, si è potuto provvedere al recupero degli oggetti che sono stati poi mostrati ai tecnici del MiBAC.
Da una primaria osservazione è emerso che si tratta di vasellame e pentole di terracotta, in buono stato di conservazione, risalenti all’epoca medievale. Tale datazione ne esalta l’importanza in quanto sono reperti piuttosto rari rispetto, ad esempio, a quello di epoca romana che, nei giorni precedenti, erano stati rinvenuti nelle acque di Ventotene, sempre dalle apparecchiature del NUMANA.
Il materiale recuperato sarà quanto prima consegnato agli specialisti del MiBAC che, con ulteriori indagini, potranno fornire maggiori dettagli sia sull’esatta datazione dei reperti, sia sulla loro provenienza (dotazioni di bordo di una nave naufragata, oppure parte di un carico trasportato).
- Blog Comments
- Facebook Comments
Translate all the news into your language
I più cliccati degli ultimi 30 giorni
-
13 novembre 2024 - Fabbrica Italiana dell’Innovazione ha ufficialmente inaugurato il polo dell’innovazione nell’area Est di Napoli, situato ...
-
15 novembre 2024 - Secondo gli ultimi dati pubblicati da Alphaliner, al 9 novembre erano operative in tutto il mondo 7.154 navi portacontain...
-
11 Novembre 2024 - HD Korea Shipbuilding & Offshore Engineering (HD KSOE) ha annunciato di aver ottenuto le approvazioni di principio (A...
-
11 novembre 2024 - L’Autorita’ di Sistema portuale dei mari Tirreno meridionale e Ionio, guidata dal presidente Andrea Agostinelli, si unisc...
-
15 novembre 2024 – Fincantieri registra una forte crescita negli ordini in tutti i business con carico di lavoro totale a euro 40,1 miliardi...
-
13 novembre 2024 - Ultimi giorni per entrare a far parte dell’ITS Academy Giovanni Caboto di Gaeta. Scadranno, infatti, lunedì 18 novembre i...