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Annibale Carracci – Scoperta una pala d’altare a Caprarola
Una pala d’altare di Annibale Carracci della fine del Cinquecento nella chiesa della Madonna della Consolazione a Caprarola (VT). L’eccezionale scoperta è stata fatta da Gennaro Esposito e Luciano Passini, due storici locali che, seguiti dal professor Claudio Strinati - uno degli storici dell’arte più importanti d’Italia ed esperto del Carracci - hanno approfondito gli studi fino ad arrivare allo straordinario risultato.
Lo stesso Strinati, tra l’altro, ha pubblicato un’intervista ad Esposito e Passini sul sito specializzato News-art.it in cui i due rivelano alcuni degli aspetti più salienti emersi durante lo studio del dipinto. Si tratta di una pala d’altare che rappresenta un episodio poco noto della vita di San Francesco: quello detto del Perdono di Assisi. Al centro del dipinto è raffigurato San Francesco in ginocchio, accompagnato da un angelo mentre implora Cristo, apparsogli insieme alla Madonna, affinché conceda le indulgenze ai pellegrini che si fossero recati a visitare la Porziuncola.
La scena è collocata in uno splendido paesaggio. Il dipinto seppur integro, versa in precarie condizioni conservative; sotto uno strato di sporco e vernici ossidate si percepiscono tuttavia gli splendidi toni della pittura carraccesca.
Annibale Carracci, nato a Bologna nel 1560 e morto a Roma nel 1609, iniziò la sua carriera proprio a Bologna lavorando insieme al fratello Agostino e al cugino Ludovico creando la famosa Accademia degli Incamminati. Furono suoi allievi artisti del calibro di Guido Reni, Francesco Albani, Domenichino. Si trasferì a Roma nel 1595 chiamato da uno dei più potenti mecenati dell’epoca: il cardinale Odoardo Farnese, a cui rimase legato nel bene e nel male fino al termine della sua vita. Ci ha lasciato una delle opere più importanti e maestose della pittura italiana: la famosa decorazione della volta della Galleria di Palazzo Farnese a Roma, opera che si colloca in scia ai capolavori del Rinascimento italiano di Raffaello e Michelangelo.
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