Alenia Aermacchi sceglie la Puglia per lanciare un messaggio agli altri costruttori aeronautici possibili partner del nuovo velivolo turboprop. Il programma industriale del nuovo aereo regionale prevede investimenti per circa un miliardo e duecento milioni di euro e rilancerà l’intera industria aeronautica del Mezzogiorno, garantendo occupazione e lavoro alle imprese del settore per almeno vent’anni. Il governatore pugliese Nichi Vendola mette sul tavolo investimenti per 31 milioni di euro che la Regione Puglia rende disponibili per finanziare il progetto e scrive al premier Enrico Letta sollecitando il governo a fare la sua parte.
L'Ad di Alenia Aermacchi ha affermato che è in fase di avanzata realizzazione l’accordo che dovrebbe portare in Puglia le linee di montaggio per componenti di fusoliere e le ali del nuovo velivolo. Le due istanze che Alenia Aermacchi ha presentato alla Regione Puglia e finanziate con due contratti di programma, consentiranno alla Puglia di compiere un salto di qualità nel settore dell’aerospazio, rafforzando le competenze, non solo produttive, ma anche ingegneristiche e di progettazione.
“Sono i primi passi in un cammino che può portare davvero, non solo la Puglia ma il sistema Paese, ad attestarsi in una posizione di grande vantaggio nei mercati internazionali dal punto di vista del modulo trasportistico che è richiesto dal mercato e dai cittadini. Credo che questo nuovo velivolo regionale possa essere per noi, davvero, l’apertura di una stagione importante e declinata verso il futuro”ha detto in conferenza stampa il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola.
In precedenti occasioni il presidente Vendola aveva mostrato altrettanta attenzione e soprattutto determinazione nei riguardi delle scelte del gruppo Finmeccanica che nella divisione del lavoro deve privilegiare le regioni del Mezzogiorno d’Italia.
“Ci aspettiamo un impegno forte del Governo italiano a sostegno di questa iniziativa - ha aggiunto Vendola - c’è bisogno che il governo comprenda l’importanza strategica di questo progetto e lo sostenga in Italia e all’estero. Il prodotto a cui stiamo lavorando è un prodotto appetibile in tutto il mappamondo e quindi c’è bisogno naturalmente non soltanto della volontà e della cocciutaggine di una tra le più grandi aziende al mondo, ma c’è bisogno anche della partecipazione di coloro che qui in Italia hanno costruito distretti dell’aerospazio particolarmente significativi”.
Antonio Ferrara
Presidente Aeropolis