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Da storici mezzi di trasporto a ristoranti mobili. Tram, bus d’epoca e perfino battelli che ripercorrono la storia degli spostamenti urbani scoprendo anche i gusti delle città. Un viaggio non solo per i nostalgici dei mezzi d’epoca in un’atmosfera da Orient Express, ma anche un’occasione per scoprire le bellezze artistiche, storiche e paesaggistiche o per festeggiare un evento assaporando le specialità tipiche dei luoghi.


Un’occasione di business per le aziende di trasporto in un momento di crisi profonda, dovuta ai tagli dei fondi governativi. Un’idea che la città di Milano ha reso concreto circa sette anni fa con ATMosfera, il tram ristorante gestito da Atm servizi dove è possibile gustare una cena esclusiva in un ambiente particolare. Due le carrozze tranviarie in circolazione, quattro tavoli per quattro persone sul lato sinistro, altri quattro tavoli per due sulla destra.

Costo, 65 euro a persona, indipendentemente dal menu proposto, 3 euro in più il sabato, due ore la durata della cena o del pranzo in movimento. E tre sono i menù proposti da chef di fama internazionale (pesce, carne e vegetariano), arricchiti da piatti della tradizione meneghina. E chi è alla ricerca di un’idea per trascorrere un week-end o festeggiare le proprie nozze in maniera originale o per mostrare gli angoli più artistici ed interessanti a parenti ed amici, può noleggiare un tram d’epoca degli anni ’20 attrezzato con catering per una cena a buffet. Anche l’Atac di Roma ha restaurato alcuni tram d’epoca trasformandoli in ristoranti da 28 e 38 posti, con tanto di toilette, impianto stereo, aria condizionata e riscaldata ed altri servizi.


I tram ristorante possono essere noleggiati anche per incontri di lavoro, feste di laurea, comunioni e perfino matrimoni seguendo tre i percorsi: da Porta Maggiore a Piramide con sosta al Colosseo; da Porta Maggiore a piazza Risorgimento con sosta nei pressi delle Belle Arti; da Porta Maggiore a Piramide con passaggio per via Cervantes e sosta al Celio. Durata del servizio, tre ore e trenta minuti. Quanto alle tariffe, variano da 450 euro per il 28 posti ai 1.250 euro per la vettura da 38 posti ma per una durata maggiore: 5 ore e mezza in giorno festivo.

 Oltre che con il tram ristorante, la Capitale consente di rivivere la storia dei trasporti cittadini e suburbani presso il museo del trasporto dell’Atac che sorge nel cuore della città. Una memoria dei bus e dei tram che si sono succeduti negli anni, quelli che conducevano ai Castelli, a Fiuggi e a Viterbo, una testimonianza di tutte le società che hanno costituito gli antecedenti dell’attuale MeTro. Cucina tipica e panorama suggestivo è anche l’ingrediente che offre ai clienti Gtt Torino su due motonavi (Valentina I e Valentina II) e su due vetture tramviarie costruite nel 1959 e trasformate nel 2011 in Gustotram e Ristocolor; un viaggio lungo il percorso del Po e per il centro cittadino all’insegna della buona cucina.

Il costo varia da 18 euro per l’aperitivo sul tram ristorante con tour di un’ora, ai 35 euro per il classico menù e giro di 90 minuti. Per la cena gourmet si parte invece da 50 euro, compresa l’animazione ed altri intrattenimenti. Tra le proposte dell’azienda Gtt è anche l’aperitivo con tour di mezz’ora e la degustazione presso il ristoro del priore della Basilica di Juvara, una sala del Settecento del primo piano del complesso. In questo caso il tour è effettuato su battelli in normale servizio di linea.
Eduardo Cagnazzi     

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