Luoghi riscoperti dall'arte contemporanea
contemporary locus 4 con Grazia Toderi, artista italiana di fama internazionale, nell’eccezionale spazio del Teatro Sociale di Bergamo, prosegue il percorso di interpretazione del tessuto urbano attraverso l’arte contemporanea. Il 22 e 23 giugno Grazia Toderi si confronterà con lo spazio del Teatro Sociale, uno dei luoghi più significativi di Bergamo, dando vita, con un’installazione video, a una simultanea fruizione del luogo prima e dopo la sua ristrutturazione. L’elemento di
contemporaneità
Un progetto espositivo di contemporary locus in “reverse”, dove l’arte contemporanea interpreta la storia passata del teatro proponendo al visitatore la possibilità di una visione coesistente dello spazio tra passato e presente.
Grazia Toderi (Padova, 1963), artista italiana, oggi riconosciuta e attiva nella geografia di musei e manifestazioni internazionali, si distingue per l’essenzialità e l’originalità di una ricerca che, attraverso installazioni immersive, restituisce una dimensione dilatata e onirica dello spazio. Spazio che contiene e trasforma la percezione del pubblico, soggetto coinvolto in una condizione a-temporale, nella quale osservazione e riflessione trovano un’inedita dimensione di accoglienza.
Il Teatro Sociale è oggi uno dei luoghi più significativi e rappresentativi di Bergamo: la sua importante storia architettonica e sociale, la sua collocazione e la sua ristrutturazione ne fanno certamente un luogo di alta intensità nella percezione collettiva.
contemporary locus, progetto a cura di Paola Tognon con la collaborazione di Paola Vischetti, nasce nel 2011 con l’intento di interpretare luoghi del passato, antichi, segreti o dismessi attraverso la ricerca espressiva del presente. L’arte contemporanea è infatti elemento fondante del progetto quale strumento di interpretazione e di contaminazione tra passato e presente, tra luoghi segreti e simbolici. Gli artisti italiani e stranieri, invitati a partecipare al progetto, intervengono all’interno degli spazi con lavori site specific e con opere propriamente scelte: per ciascuna sede il team curatoriale sceglie di coinvolgere artisti il cui lavoro possa trovare echi e corrispondenze con i luoghi prescelti, con la loro storia e la loro condizione di segretezza o dismissione.