Robusto, duttile ed ecosostenibile, il cartone ondulato ricopre un ruolo fondamentale nei meccanismi della logistica italiana. Ogni anno, con questo materiale, in Italia vengono prodotte circa 3,5 milioni di tonnellate di imballaggi, ovvero oltre 6 miliardi di metri quadri di superficie, per un comparto che si conferma come un settore fondamentale per l’industria manifatturiera del nostro Paese.
A fornire questi dati è GIFCO, il Gruppo Italiano Fabbricanti Cartone Ondulato, facente parte di Assografici e del sistema Confindustria: i produttori italiani di packaging in cartone ondulato hanno fatto il punto sullo stato di salute del comparto, a fronte di un momento storico particolare per il nostro Paese, in cui la crisi economica e dei consumi continua a ripercuotersi in maniera negativa su tutto il sistema produttivo italiano.
Meno merci e quindi meno imballaggi: è questa la fotografia che salta subito all’occhio andando ad analizzare i dati di bilancio dell’intera industria del packaging italiana, e questo fenomeno negativo riguarda un po’ tutte le filiere dell’imballaggio, alcune delle quali risultano più colpite di altre.
Oltre alla crisi dei consumi, a pesare negativamente sul sistema produttivo è anche l’aumento del costo della materia prima, in special modo della carta, che ad oggi non si è ancora arrestato - creando una forte tensione sul mercato degli imballaggi - e che sembra destinato a perdurare nel tempo. In meno di un anno la carta ha consolidato incrementi di prezzo che sfiorano il 20%. Il settore ha quindi la necessità di un consistente recupero dal mercato del maggior costo.
Tuttavia il settore dell’ondulato sembra reagire meglio di altri comparti dell’industria italiana, reggendo in modo migliore alla flessione della domanda di beni e consumi.
Per la seconda volta in quattro anni, infatti, la produzione di imballaggi in cartone ondulato registra performance migliori rispetto ad altre filiere, perdendo solo qualche punto percentuale: nel 2012, secondo i dati GIFCO, in Italia sono stati prodotti precisamente 6.150.326.000 metri quadri di cartone ondulato, con una flessione rispetto all’anno precedente di 3,31 punti percentuali. La produzione in peso è stata pari a 3.472.557 tonnellate (-3,9%).
Di questi oltre 6 miliardi di metri quadri di ondulato prodotti, 5.507.128.000 metri quadri sono stati prodotti dalle aziende associate a GIFCO, pari a un peso di 3.147.951 tonnellate, con una flessione rispetto all’anno precedente del 3,3%. Dai dati emerge che gli iscritti a GIFCO hanno limitato meglio le perdite del 2012 rispetto alle aziende non associate, che hanno registrato invece una flessione dell’8,4%.
Nel 2012 GIFCO si conferma così, come associazione, il secondo produttore di cartone ondulato a livello europeo.
“Negli anni passati abbiamo provato a ipotizzare quando il settore sarebbe potuto tornare ai livelli pre-crisi - dichiara il presidente di Gifco, Piero Attoma - Se nel 2010 eravamo arrivati a poche migliaia di metri quadri dall’ottenere livelli simili, il 2011 prima e il 2012 dopo hanno raffreddato le speranze delle aziende, che hanno visto nuovamente allontanarsi il traguardo dei 6,5 miliardi di metri quadri di produzione nazionale. Tuttavia il nostro comparto continua a reggere meglio di altri, e non solo. I dati del primo quadrimestre del 2013 hanno un segno appena negativo, non si arriva al -1%. Questo ci fa ben sperare in una ripresa e in un nuovo sviluppo del settore entro il 2015”.